Anno 133 - Maggio 2021Scopri di più

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Riusciremo a trasformarci?

a cura della Redazione

La seconda ondata della pandemia - alla quale sembra essere seguita subito la terza - ha colpito tutto il mondo in modo davvero pesante. Eppure gli esperti, che conoscono e studiano da molto tempo i fenomeni relativi alle malattie infettive, l’avevano prevista con largo anticipo. Mi ha colpito però vivamente la diversa percezione che noi italiani abbiamo avuto nei confronti del conteggio dei morti: i decessi sono stati di più, ma ci è bastato non vedere i camion militari pieni di bare per sentirci molto meno coinvolti. Come è possibile? Davvero l’animo umano si sa adattare al male con così tanta facilità e indifferenza? A volte è davvero difficile credere nell’intima bontà dell’uomo... P.S. (Caserta) Eppure bisogna continuare a credere all’intima bontà di ogni uomo e di ogni donna. Credere non significa chiudere gli occhi sulla fatica che facciamo a restare autenticamente umani; e nello stesso tempo, non dobbiamo mai abituarci e meno ancora rassegnarci al male che ci abita. Se c’è una caratteristica animale che perdura anche nella nostra specie umana, è l’adattabilità: ci si adatta a tutto per sopravvivere! In questo tempo di pandemia in modo assai forte siamo stati posti davanti all’esperienza di una fragilità che pensavamo…

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