Anno 133 - Maggio 2021Scopri di più
Profumo di giglio
fr. Antonio Ramina

È lo stesso Sant’Antonio a parlare del giglio, di questo fiore che in tante rappresentazioni è spesso associato al Santo stesso. Egli, in effetti, si riferisce al giglio molte volte, richiamandosi alla Sacra Scrittura. E lo descrive come simbolo di una «duplice grazia, vale a dire la bellezza della vita santa e il profumo della buona fama». Bellezza e profumo. Vita santa e buona fama.
Quasi a dire che ciascuno di noi è chiamato a fiorire come questo giglio, con le sue prerogative di bellezza e di profumo; a coltivare cioè queste due «grazie». E lo sappiamo: ogni grazia è, nello stesso tempo, dono ricevuto e compito da attuare. Il primo dono da sviluppare è la «vita santa», descritta come fonte di bellezza...
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