Anno 137 - Dicembre 2025Scopri di più
Chi ha paura del Natale?
Don Livio Tonello, direttore

Nella Kalenda (annuncio liturgico) che si canta con solennità nella veglia di Natale si fa riferimento alla pax augustea: «nel quarantaduesimo anno dell’impero di Cesare Ottaviano Augusto, mentre su tutta la terra regnava la pace...»; e in quel frangente Gesù Cristo nasce in Betlemme di Giuda. Della segnalazione storica, a Roma rimane traccia nella restaurata Ara pacis, altare commemorativo che nel suo biancore incanta per la maestosità e la finezza dei bassorilievi.
Dopo duemila anni non riusciamo a rinnovare quel periodo segnato dalla venuta del Salvatore. Guerre e conflitti insanguinano il mondo. Si giunge con difficoltà a qualche tregua frutto di accordi laboriosi come quello di ottobre tra Israele e Hamas... ma quante altre battaglie infuriano, anche quelle piccole di casa nostra. Penso ai femminicidi, agli abusi sui minori, agli accoltellamenti tra i giovani...
Se nel Natale si rinnova l’amore di Dio riversato sulla terra, mi viene il sospetto che fraternità, rispetto e pace non siano molto graditi. Industrie delle armi, governi compiacenti, trafficanti senza scrupoli traggono profitti favolosi dagli scontri armati. La paura del maschio di perdere potere e controllo nei confronti della moglie, compagna o fidanzata che sia, genera una violenza inaccettabile. La facilità con la quale si reagisce nelle controversie sfoggiando coltelli e pistole è allarmante.
Rifiutare il dono di amore e di pace del Natale, mi fa dire che c’è timore a credere all’efficacia di una pacifica convivenza umana, nel rispetto della dignità delle persone. Il Figlio di Dio ha rigettato ogni forma di violenza pur sapendo che sarebbe stato fonte di divisione e di contrasto. Chi rifiuta il suo messaggio e la sua testimonianza dimostra di avere paura della fratellanza, della pacificazione, della riconciliazione.
Il Natale ci viene incontro per riportarci sulla via della umanizzazione a partire dalle nostre case e dalle relazioni familiari. Il segno di un bambino fa ancora paura agli Erode di oggi. Ma noi crediamo che su tutta la terra la pace e la fraternità possano ancora regnare perché sono dono di Dio.
Buon Natale per continuare a coltivare la Speranza della quale ci siamo nutriti in questo Giubileo che volge al termine.

English
Français
