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Amore e passione

mons. Giampaolo Dianin, vescovo

Eros e agape sono inseparabili e l’uno nutre l’altro: esprimono la particolarità dell’amore coniugale che tiene insieme corpo e spirito, erotismo e dono, gioia spirituale e piacere sensibile   Ha suscitato molto scalpore il fatto che in Amoris laetitia il Papa abbia parlato del piacere, della passione e dell’erotismo come dimensioni importanti dell’amore coniugale. Qualcuno ha esultato come se finalmente la Chiesa avesse sdoganato qualcosa che era un tabù. In realtà solo chi conosce poco il pensiero della Chiesa e la riflessione teologica e pastorale sul matrimonio si è meravigliato di qualcosa che da molto tempo è pane quotidiano del pensiero, della spiritualità e della proposta formativa cristiana. Correva l’anno 1965 quando il Concilio descriveva così l’amore coniugale: «Atto eminentemente umano, essendo diretto da persona a persona con un sentimento che nasce dalla volontà, quell’amore abbraccia il bene di tutta la persona, e perciò ha la possibilità di arricchire di particolare dignità i sentimenti dell’animo e le loro manifestazioni fisiche e di nobilitarli come elementi e segni speciali dell’amicizia coniugale» (Gaudium et Spes, 49). L’amore coniugale è anzitutto un “atto umano”, cioè un’azione di tutto l’uomo: dell’intelligenza, della volontà, del sentimento e della ragione, del corpo e dello spirito. L’intrecciarsi di queste…

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