Anno 131 - Maggio 2019Scopri di più

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Artigiani del tempo

Germano Bertin

Questa è la professione che tutti ci accomuna. Presi per mano da ogni sguardo che ci raggiunge, diventarne responsabili. Fino a darvi una forma, capace di trasformare: anzi di trasformarci Molte volte si ha l’impressione che tutto intorno a noi sia veloce, piú veloce di quanto vorremmo o riusciamo effettivamente a vivere. Tutto accade in fretta. Troppo. E cosí si ha la sensazione di fare cose che non abbiamo scelto, di inseguire destinazioni che non ci appartengono, di essere vissuti piú che aver vissuto. E proviamo la sensazione di trovarci dentro a un flusso che ci trascina e travolge, come potrebbe accadere quando ci si trova dentro a un corteo di persone che si muovono, una stretta all’altra, senza conoscere bene la destinazione o, addirittura, la motivazione dell’andare. Tentare di uscire da quell’essere trascinati, provare a cambiare direzione o addirittura osare anche solo fermarsi per qualche istante, per capire, per ri-orientare il nostro andare, appare quasi una temerarietà, ancorché una impresa non possibile. In fondo, si prova la sensazione, o meglio si teme, che gli altri possano vivere senza di noi, e cosí si teme di essere tagliati fuori dalla vita. «L’essere umano – scriveva Walter Bonatti, alpinista d’alta quota…

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