Anno 133 - Settembre 2021Scopri di più

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Contrizione: invito a rialzarsi

fr. Antonio Ramina

Un segno di salute mentale, oltre che spirituale, può essere la capacità di... stare male. Mi spiego. Quando offendo qualcuno, quando non rispetto me stesso, quando non svolgo con senso di responsabilità i compiti che mi sono affidati – e si potrebbe proseguire a lungo con la lista – quando, insomma, compio il male è un buon segno starci male. Tante volte ci troviamo in questa situazione: commettere qualche malefatta o trascurare i nostri doveri e percepire dentro di noi un senso di disagio, una divisione dolorosa, un certo qual sentimento di esilio da noi stessi. Tutti questi sentimenti sono importanti, perché ci dicono la nostra capacità di vibrare in dissonanza con le nostre azioni non buone. E finché sentiamo queste “stonature” interiori significa che siamo sani, che siamo ancora in grado di domandarci cosa ci capita. E, se siamo onesti, scopriamo che il nostro star male è quasi un effetto che consegue inevitabilmente al male compiuto. È importante stare male, in tali situazioni; non tanto per rattristarci all’infinito o per deprimerci, ma per riconoscere la nostra fragilità e riparare – se possiamo – al male compiuto, o per riprendere la direzione giusta del nostro cammino. Pericolosissimo, al contrario, è…

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