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L’Alzheimer scolora volti e ricordi

Rosabianca Guglielmi

La malattia di Alzheimer oggi colpisce circa il 5% delle persone con più di 60 anni e in Italia si stimano circa 500.000 ammalati. È la forma più comune di demenza senile; è provocata da un’alterazione delle funzioni cerebrali che comporta gravi difficoltà nel condurre le normali attività quotidiane, colpisce la memoria e le funzioni cognitive, coinvolge la capacità di parlare e di pensare, ma può causare anche stati di confusione, sbalzi di umore e disorientamento spazio-temporale. Anche se ogni malato presenta un decorso personale, l’esordio della malattia è molto subdolo: le persone cominciano a dimenticare alcune cose e un po’ alla volta arrivano al punto di non riconoscere neppure i propri familiari. Il decorso può essere suddiviso grossolanamente in tre fasi: inizialmente sono presenti disturbi della memoria, ma anche del linguaggio; la persona è ripetitiva nell’esprimersi, tende a perdere le cose, non trova la strada per tornare a casa, è irritabile, emotivamente instabile e imprevedibile, dimostra incapacità di seguire delle indicazioni precise, ma tende anche a trascurare la propria sicurezza personale e l’igiene. In seguito perde gradualmente la sua autonomia, soffre di allucinazioni deliranti e richiede un aiuto continuativo. Nell’ultima fase la persona non è assolutamente più autosufficiente, non…

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