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Asma bronchiale: non trascuriamola

Rosabianca Guglielmi

L’asma è una malattia cronica che coinvolge i bronchi: le due ramificazioni della trachea che portano l’aria dentro e fuori dai polmoni. La mucosa che riveste i bronchi si infiamma producendo un eccesso di muco denso; i muscoli della parete si contraggono, per cui si riduce il diametro rendendo difficoltoso il passaggio dell’aria: questo è il sintomo principale dell’asma. L’asma è prevalentemente diffusa nei giovani, ma può insorgere a qualsiasi età, colpisce in media il 5% degli Italiani e quasi il 10% dei bambini. A questi vanno poi sommati tutti quei casi in cui il soggetto è malato senza saperlo (i sintomi vengono sottovalutati, anche se ricompaiono periodicamente). L’importante in ogni caso è diagnosticare l’asma quanto prima possibile: le cure esistono, sono efficaci e consentono al paziente di condurre una vita normale. Fra i fattori di rischio ci sono quelli individuali (iperreattività delle vie aeree, ereditarietà, che incide per il 30-60%, reflusso gastroesofageo, sesso, obesità, emotività) e quelli ambientali (irritanti chimici, gas di scarico, polveri, fumo di tabacco, sbalzi di temperatura o umidità, sforzi fisici, pollini, derivati degli acari, peli di animali, agenti sensibilizzanti come il lattice, inquinamento atmosferico, infezioni delle vie respiratorie, alcuni farmaci, vita in ambienti chiusi). Una…

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