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Una certezza o una scusa?

Nel giornale di ottobre è stata riportata la frase di padre Ghislain Lafont: «Dio è misericordia e ci è consentito essere umani», che a me è piaciuta molto. Infatti, avendo una certa età, da piccola mi era stata insegnata la paura di Dio, del suo giudizio per ogni minima infrazione. Crescendo e avendo la fortuna di vivere in una parrocchia retta dai salesiani, ho imparato che Dio è soprattutto papà e perdona le nostre colpe se noi le abbiamo ben comprese e siamo disposti a non ripeterle.

Sono d’accordo che la frase piacerebbe molto anche ai nostri giovani, ma vedendo come la maggior parte di loro crescono e vivono in questo tempo, mi domando se essi non arriverebbero a usarla come scusa per vivere a modo loro, tanto poi Dio perdona tutto perché ci ama.

Non vorrei apparire dissacrante, ma una suora catechista diceva sempre ai nostri figli: «Ricordate che Dio è babbo, non babbeo».

A.C. (Trento)

 

Carissima, riprendo e completo la sua espressione che non è poi così dissacrante e può aiutarci a non essere né bacchettoni né, tantomeno, ingenui: «Dio non è certo un babbeo, ma talora... fa finta di esserlo».

Certamente neanche lei ha mai visto – proprio come me! – l’Altissimo Onnipotente Signore e Dio inseguire per strada qualche malfattore, delinquente o infedele... Al contrario, la presenza di Dio nella vita di tutti i suoi figli è una presenza discreta che qualcuno potrebbe catalogare come “assenza”. In realtà il Signore è presente nella nostra vita, ma ci lascia tutto il tempo perché possiamo fargli spazio nella libertà e non nella costrizione.

È vero, il rischio che un’immagine misericordiosa di Dio possa prestare il fianco a una deriva qualunquista esiste. Nondimeno la presentazione di un Dio onnipresente e continuamente disapprovante non aiuta certo i giovani a lasciarsi interpellare e toccare dalla proposta di una vita cristiana.

La cosa importante è presentare il volto di un Dio misericordioso in modo talmente forte e vero da lasciare a ciascuno il tempo per trovare il modo di rispondere all’amore con altrettanto amore. Se si scopre e si sceglie la misericordia, si diventa capaci di assumere generosamente le conseguenze senza temere la fatica dell’impegno e della fedeltà.