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La luna nel pozzo

Don Livio Tonello, direttore

Sono passati cinquant’anni da quando l’uomo per la prima volta ha messo piede sulla luna. Avevo cinque anni e non potevo percepire il senso di una tale impresa. Ricordo anche la popolare espressione degli adulti a diffidare di coloro che promettono di farti vedere “la luna nel pozzo”. Mi era chiara l’impossibilità per il fatto che la luna sta in cielo. La potevo vedere riflessa nell’acqua buia e profonda, apparentemente a portata di mano, ma non raggiungibile. Quanti insegnamenti possibili da questa metafora. Guardare la luna fa alzare lo sguardo, amplia l’orizzonte visivo. Che spettacolo contemplare il nostro satellite nelle limpide notti stellate, luminoso e affascinante. Sufficiente a rischiarare il cammino senza bisogno di luci artificiali. Ma anche quante allusioni alle problematiche del tempo presente. Affabulatori e parolai promettono l’impossibile pur di avere consensi. E si continua a cadere nell’illusione come il lupo della favola che dà retta alla volpe scambiando il riflesso lunare nel pozzo con un bel pezzo di formaggio. Le idee sono anche buone, di sogni ci nutriamo, ma rischiosi se troppo lontani dalla realtà. Altre volte guardiamo nel pozzo incapaci di anelare a mete più alte: affascinati da ciò che sembra a portata di mano, ma…

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