Anno 137 - Ottobre 2025Scopri di più
Dove si è nascosta la gentilezza?
Elide Siviero

Il 13 novembre si celebra la “Giornata mondiale della Gentilezza”. Questo evento è nato in Giappone nel 1988. E da lì si è diffuso in tutto il mondo! In questo giorno bisogna promuovere l’attenzione e il rispetto verso il prossimo, la cortesia dei piccoli gesti, la pazienza, la cura, l’ascolto dei bisogni degli altri senza dimenticare i propri. La gentilezza è cortesia, buona educazione, dire parole come: «Grazie, per favore, prego e scusa». È una pratica di attenzione e buone maniere che rende migliori noi e gli altri, per questo dovrebbe essere attuata ogni giorno. Ma evidentemente, in questo periodo storico, se si sente il bisogno di dedicare una giornata alla gentilezza, vuol dire che ne siamo carenti. Così, quello che una volta era usuale ora genera stupore: se qualcuno dà del lei a un cameriere o a una persona giovane, sembra quasi un extraterrestre.
Mi ritornano in mente due episodi del mondo del calcio: la lezione di senso civico da parte della squadra della Romania agli Europei 2024 e dei Giapponesi ai mondiali del 2022. Nonostante la dolorosa eliminazione da Euro 2024 per mano dell’Olanda, la nazionale romena ha compiuto un gesto che rimarrà sicuramente nella storia degli Europei: oltre aver lasciato pulito lo spogliatoio dell’Allianz Arena, i calciatori hanno voluto scrivere un biglietto di ringraziamento per l’esperienza vissuta: «UEFA EURO 2024 è stata una delle esperienze calcistiche più importanti della nostra storia e siamo contenti che sia stata la Germania a fornire il palcoscenico… Ogni partita, ogni emozione, ogni esperienza ci ha unito attorno alla magia del calcio. Lasciamo la Germania sapendo di aver dato tutto per la Romania e siamo grati per tutto ciò che abbiamo vissuto qui. È stato un onore far parte della grande famiglia del calcio europeo… Molte grazie per averci fatto sentire a casa! Siamo grati per tutte le strutture che hanno rappresentato una parte importante della nostra esperienza positiva a EURO 2024».
Un gesto che richiama quanto compiuto dal Giappone nell’ultima edizione dei Mondiali dopo la sfida con la Germania. Gli addetti alle pulizie del Khalifa International Stadium, quando hanno aperto le porte dello spogliatoio del Giappone, si aspettavano di trovare gli esiti di una festa selvaggia per la clamorosa vittoria e invece davanti ai loro occhi è apparso uno spettacolo incredibile: non solo lo spogliatoio era pulito, ma tutto era in perfetto ordine. Nessuno avrebbe potuto dire che poco prima lì si era consumato un trionfo post partita di un Mondiale. La FIFA ha voluto rendere onore a questo, pubblicando una nota sul proprio profilo Twitter: «Dopo una storica vittoria contro la Germania nella quarta giornata della Coppa del Mondo, i tifosi giapponesi hanno ripulito i rifiuti nello stadio, mentre i giocatori hanno lasciato così lo spogliatoio del Khalifa International Stadium. Immacolato. Domo Arigato (grazie in giapponese, ndr)». Oltre a lasciare tutto pulito e ordinato, i calciatori giapponesi hanno trovato anche il tempo di creare dei bellissimi origami, le composizioni fatte piegando dei fogli di carta con grande maestria. Sul tavolo al centro dello spogliatoio sono comparse delle gru, uno stormo di piccoli con al centro la madre. Una composizione che cela un messaggio: le gru sono animali molto importanti nella cultura giapponese, simboleggiano longevità e sono raffigurate come buon augurio. Davanti al gruppo di origami c’era poi un biglietto lasciato dai giocatori giapponesi: “Molte grazie!”. Incantevoli!
Tutto questo diventa un monito per noi: semina gentilezza, il mondo se ne accorgerà!