Anno 133 - Marzo 2021Scopri di più

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Un grande legame con San Francesco

Alfredo Pescante

La seconda cappella dell’abside è dedicata a San Francesco. All’inizio non porta questo nome, ma quello di Santa Chiara, anche se presto i frati si preoccupano d’intestarne una all’Assisiate e alla Vergine Maria nel sito centrale al cammino dei pellegrini, ora ingresso alla cappella delle Reliquie. Nel 1378 tale spazio sacro dato in patronato a Francesco Turchetto, funzionario dei Carraresi, ha l’unico titolo di San Francesco, poi muta in “delle Stimmate”. Gli eredi, a fine XVII secolo, con fatica lo cedono ai religiosi per creare l’andito alla cappella delle Reliquie. Nel 1458, finanziata dal Gattamelata, è ultimata la sua funeraria cappella dedicata ai “Santi Francesco e Bernardino”, ora del Santissimo. Accanto a questa ne sorge un’altra, a metà ’600, detta delle Anime, con tela raffigurante Francesco e la Porziuncola, dimostrando l’intensa devozione al Santo di Assisi in Basilica. Degno di memoria è l’anno 1926, VII centenario della morte di san Francesco: i frati titolano una cappella esclusiva al loro Fondatore vicina all’Arca di Sant’Antonio, impegnando quella di Santa Chiara. Decoratore ne è Adolfo De Carolis (solo le lunette, perché muore nel 1928); Aurelio Mistruzzi scolpisce un bronzeo “Francesco estatico”, lesionato dalle bombe del 1945. Ubaldo Oppi (1889-1942), personaggio interessante dal…

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