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La bellezza che il tempo non porta via

don Lino Moscarelli

“La bellezza salverà il mondo”: sebbene questa celebre affermazione del principe Myškin nell’Idiota di Dostoevskij non abbia ad oggi ottenuto un’univoca chiave di interpretazione in merito a cosa davvero l’autore intendesse con il concetto di bellezza, spesso ci ritroviamo a citare questo passo, il più delle volte allo scopo di sottolineare come il bello congenito all’arte non sia fine a se stesso, essendo dotato di un fascino salvifico tutt’altro che illusorio. L’arte è solo il paradigma delle infinite coniugazioni dell’idea di bellezza in questo mondo. Cos’è, per noi uomini del terzo millennio, quella bellezza che salva? Nel cuore, sede delle scelte che danno forma alla nostra vita, ognuno di noi riserva un posto speciale a ciò che reputa degno dell’attributo “bello”. Per far sì che la bellezza possa divenire faro nella tempesta, attraendoci verso un porto sicuro, essa deve essere capace di resistere alla prova del tempo. È il tribunale del tempo, infatti, ad emettere la sentenza definitiva sul potere di portarci in salvo che la bellezza può esercitare. Ed è così che la categoria della bellezza incrocia quella del tempo. Siamo alla ricerca della bellezza autentica, in grado di trasformare il nostro tempo in un “tempo bello”, mentre il…

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