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C’è fame di Eucaristia nel mondo!

Michele Nicolè

Dal 5 al 12 settembre la città di Budapest, capitale dell’Ungheria, sarà la sede del 52° Congresso Eucaristico Internazionale: un’occasione per confermare la fede dei credenti, approfondire la comunione con Cristo e con i fratelli, lavorare alla riconciliazione fra i popoli.

E anche per rinsaldare il dialogo tra i cristiani delle diverse confessioni, nella certezza che sono più le cose che uniscono di quelle che dividono. L’evento (sopra: il logo) era in programma per il settembre 2020, ma poi è stato rinviato a causa del dilagare della pandemia. In questi giorni la città assurgerà quindi a centro simbolico della cattolicità, accogliendo papa Francesco che domenica 12 pomeriggio presiederà la Messa conclusiva.

Il primo Congresso Eucaristico Internazionale ha avuto luogo a Lille (Francia) dal 28 al 30 giugno 1881, sotto la guida del vescovo Henri Monnier e con la partecipazione di circa 8000 persone. Alla processione eucaristica presero parte circa 4000 uomini provenienti in gran parte dall’Europa, dalle Americhe e dall’Asia.

Papa Leone XIII con un documento speciale appoggiò l’iniziativa di organizzare questi Congressi e da quel momento si succedettero inizialmente ogni anno, poi nel periodo tra le due guerre ogni due anni, e dopo la II Guerra Mondiale ogni 4-5 anni. L’ultimo si è svolto a Cebu, nelle Filippine, dal 24 al 31 gennaio 2016 sul tema: «Cristo in voi, speranza della gloria» e il prossimo è fissato per il 2024 a Quito, in Ecuador.

Le giornate del Congresso saranno scandite da preghiere comunitarie, celebrazioni liturgiche, catechesi, testimonianze e incontri tematici. Lo slogan attorno al quale tutto si svolgerà è il versetto tratto dal salmo 87: «Sono in te tutte le mie sorgenti», a sottolineare come al centro della vita della Chiesa ci sia l’Eucaristia. L’Ungheria ha profonde radici cristiane che risalgono al suo primo re, Santo Stefano (1000-1038).

Il Card. Péter Erdo, arcivescovo di Esztergom-Budapest, ha espresso gioia per l’evento e per la partecipazione del Papa: «Anche se in questo momento a Budapest vi sono limitazioni nelle chiese a causa della pandemia, è commovente vedere quanta sete e quanta fame abbia la gente per l’Eucaristia».