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Come un agnello

Chiara Bertoglio

Iniziamo ad addentrarci nella lettura e nell’ascolto della Passione secondo Matteo di Bach. I primi brani su testo libero (Cori e arie) hanno una caratteristica singolare, ossia un’impronta “femminile”. Nel primo, magnifico Coro, che è un dialogo fra tre compagini corali, il testo invita le “figlie” (di Sion?) a piangere lo Sposo che verrà loro tolto. Il “Coro I” (primo ensemble vocale) trascina la contemplazione; il “Coro II” interagisce con delle pressanti domande: “Vedete...”, propone il Coro I; “Chi?” chiede il Coro II; “Lo Sposo”; “Guardatelo…” “Come?” “Come un Agnello”. E alla menzione dell’Agnello, epiteto cristologico per eccellenza, interviene il Coro III, che oggi è normale assegnare a un ensemble di voci bianche (fanciulli), che intonano un corale luterano dedicato alla contemplazione dell’Agnello di Dio, innocente. La maestria di Bach, oltre che nel creare un grande e possente affresco che non manca di emozionare profondamente, sta anche nel gestire queste masse di suono e nel costruire la composizione a partire dalla melodia (preesistente, e liturgica) del corale O Lamm Gottes proposto dal Coro III. Nella selezione che proponiamo fra i brani successivi (omettendo la discussione dei recitativi in cui l’Evangelista narra il testo evangelico e dei Corali in cui la…

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