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Perché un leone?

a cura della Redazione

Nelle scorse settimane più volte in televisione hanno fatto vedere che a Venezia l’acqua è salita così tanto che è entrata dappertutto, nelle case, nei negozi, anche nella Basilica di San Marco. Papà mi ha detto che quella chiesa è stata costruita proprio sopra la tomba dell’evangelista Marco e mi ha spiegato che il leone è il suo simbolo. Ma cosa significa? Il simbolo è al pari dei soprannomi che noi ci diamo tra amici o è come quello delle squadre di calcio e basket? E anche altri santi hanno un loro simbolo?

Carlo

Spesso e volentieri i santi hanno un simbolo che li contraddistingue. Per esempio, sant’Antonio del deserto è sempre accompagnato da un porcellino, a sant’Antonio di Padova non manca mai un giglio, come a san Giuseppe. A san Giacomo mettono sempre sul mantello una conchiglia che richiama il fatto che egli sia arrivato fino alla fine del mondo degli antichi e abbia raggiunto l’oceano in Galizia... l’elenco sarebbe lunghissimo. Per quanto riguarda san Marco, che è uno degli evangelisti, il leone è legato a lui come gli altri tre sono legati all’aquila (Giovanni), al bue (Luca) e a un uomo alato (Matteo). Si tratta di una visione che troviamo sia nel profeta Ezechiele che nell’Apocalisse e questi quattro simboli sono diventati quelli dei quattro evangelisti. Naturalmente la grande potenza di Venezia con le sue navi ha reso molto famoso il “leone di san Marco” che campeggia sulla bandiera, come su molti monumenti disseminati in tutti i luoghi in cui la Serenissima estendeva il suo potere. Il leone di san Marco ci ricorda la forza e la bellezza del “ruggito” del primo Vangelo scritto, quello di Marco appunto, che scuote ancora oggi la foresta del mondo per richiamarlo alla conversione e alla bontà.