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Parole che spingono

Germano Bertin

Ci sono parole diverse. Alcune dicono. Altre spiegano. Talune raccontano. Certune catturano. Solo poche hanno voce, anche quando restano solo scritte. Si leggono, ma anticipano volti, mani, sguardi, spazi, memorie, talora nostalgie. Diventano tracce, su pagine bianche, in grado di riportare al luogo, al tempo, al contesto in cui sono state pronunciate. Al mattino, anche nei giorni di festa, amo alzarmi presto, prima degli altri. È uno spazio esclusivo: il mio attraversamento segreto, lento, consapevole, il sentiero segreto che mi accompagna dalla notte al giorno, dallo stare al fare, dal silenzio alla voce. Seduto o muovendomi lentamente, talora ancora con poca luce, il mio sguardo si fa lungo e profondo, intenso e attento, curioso e appagato. Amo guardare dalla finestra, anzi oltre. (continua)


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