Anno 134 - Febbraio 2022Scopri di più

Aderisci all'Associazione

Ogni giorno accadono cose bellissime

Fratel MichaelDavide Semeraro

Dinanzi all’immagine del Gesù bambino, presentato in tutta la sua povertà e debolezza, non possiamo che commuoverci nel meditare l’immenso amore di Dio rivolto a ciascuno di noi. Poi capitano eventi come quello del ragazzo italiano che studiava alla Columbia University assassinato a coltellate senza motivo da un balordo sconosciuto. O quello, recentissimo, della giovane donna di Ravanusa uccisa da un’esplosione di gas metano insieme con la creatura che portava in seno (che avrebbe dovuto vedere la luce una settimana dopo). Direttore, siamo dunque in balia del caso? Parrebbe di sì. Non credo si tratti di un’affermazione blasfema, importante è che il Signore, qualunque cosa succeda, ci accolga poi nella sua pace. Non si parli però di “progetto divino per ciascuno di noi”, come sento spesso ripetere: sarebbe un pensiero un po’ ostico da assimilare.

G. F. (Modena)

Non siamo in balia del caso, siamo inseriti in un movimento di vita che conosce anche dei passaggi difficili e persino incomprensibili e paradossali. Quando il Signore Dio ha creato il mondo lo ha fatto con un atto di grande generosità, accettando che l’ordine delle cose avesse anche una sua libertà di crescita. Crescere è il primo comandamento di Dio, il fondamentale. Eppure, ogni crescita se avviene nella libertà, non può non mettere in conto qualche fatica, qualche svista e talora persino qualche empietà. Il progetto che Dio ha su ciascuno di noi non è una forma di controllo, ma un atto di fiducia e la fiducia è sempre rischiosa. Il dolore innocente e persino ingiusto ci turba, ma non deve mai annullare una certa fiducia che la vita si muove non solo in senso negativo. Ogni giorno avvengono cose bellissime per le quali sembra non ci sia molto interesse, eppure fanno parte della vita... eccome! Impariamo a vedere.