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Il saluto dell’angelo

Chiara Bertoglio

In quest’anno ho pensato di proporre un ciclo di articoli dedicati alla figura della Vergine Maria nella musica. Innumerevoli brani musicali cantano la Vergine nella liturgia, nella musica sacra, e anche in ambiti apparentemente profani; oltre, infatti, all’importanza di Maria nel cristianesimo, la sua figura affascina anche perché è un emblema di grazia e Grazia allo stesso tempo, di quella bellezza che risplende in Lei come in nessun’altra creatura, e che la musica cerca di esprimere con il proprio linguaggio. In questo primo articolo partiremo dall’Ave, Maria, il saluto dell’angelo, che possiamo immaginare talmente bello da essere stato forse più simile a una musica che a un discorso parlato. Per iniziare vorrei proporre l’ascolto di Ave Maria, Virgo serena del compositore fiammingo Josquin Desprez, vissuto nel XV secolo, considerato fra i maestri assoluti dello stile polifonico. In questo brano di grande dolcezza troviamo dei momenti speciali: per esempio, sulle parole “solemni plena gaudio” tutte le voci si ritrovano sullo stesso ritmo, per permettere all’espressione della gioia di risuonare in modo più efficace. Di tipo assai diverso è l’Ave, Maria di Felix Mendelssohn, un compositore vissuto nell’Ottocento e proveniente da una famiglia ebraica di altissimo livello, successivamente convertitasi al cristianesimo protestante.…

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