Anno 131 - Giugno 2019

L’insidiosa tessitura del ragno

fr. Luciano Bertazzo

Frate Antonio mette in guardia il fedele dalle insidie subdole del demonio che, a imitazione del ragno, tesse la ragnatela per catturare la sua preda.

Un lettore di questa rubrica mi chiede se nel grande zoo antoniano esista anche il procione, simpatico animale, animatore di disegni disneyani. Mi dispiace, non c’è. Sant’Antonio non lo conosce! E allora vediamo cosa dice, questa volta, di quel piccolo animaletto non proprio simpatico, capace di provocare panico a molte persone, mi riferisco al ragno. Sì, il ragno! Abitatore dei nostri luoghi, delle nostre case, fastidioso, ma anche utile nella rete acchiappainsetti che sa costruire... se facesse solo questo! Un artropode, come viene definito scientificamente, di cui esistono quasi quarantasettemila specie, alcune delle quali anche molto velenose. Agile, rapido, il ragno è stato capace di ispirare il mitico “uomo ragno”, frutto della fantasia di due fumettisti, che dal 1962 vive nell’immaginario di tanti ragazzi.


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