Anno 134 - Giugno 2022Scopri di più

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L’abbraccio del pescatore con il teologo

suor Marzia Ceschia

All’angelus del 29 giugno 2019, nella solennità dei santi Pietro e Paolo, papa Francesco offriva ai fedeli un’immagine che potremmo qualificare come “affettiva” dei due apostoli, un ritratto al quale forse non siamo abituati, ma che ci rinvia in maniera concreta al loro esempio. Il pontefice faceva riferimento all’icona in cui «i Santi Pietro e Paolo sono ritratti mentre si stringono a vicenda in un abbraccio. Fra loro erano molto diversi: un pescatore e un fariseo con esperienze di vita, caratteri, modi di fare e sensibilità alquanto differenti. Non mancarono tra loro opinioni contrastanti e dibattiti franchi (cfr Gal 2,11 ss.). Ma quello che li univa era infinitamente più grande: Gesù era il Signore di entrambi, insieme dicevano “mio Signore” a Colui che dice “mia Chiesa”. Fratelli nella fede, ci invitano a riscoprire la gioia di essere fratelli e sorelle nella Chiesa. In questa festa, che unisce due Apostoli tanto diversi, sarebbe bello che anche ognuno di noi dicesse: “Grazie, Signore, per quella persona diversa da me: è un dono per la mia Chiesa”. Siamo diversi ma questo ci arricchisce, è la fratellanza. Fa bene apprezzare le qualità altrui, riconoscere i doni degli altri senza malignità e senza invidie. [...]…

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