Anno 132 - Gennaio 2020

Il calore d’uno sguardo accogliente

Alessandra Castelliti

Per molte persone che hanno subìto una perdita importante o un lutto grave le festività sembrano destare un forte senso di mancanza, percepita come nostalgia, tristezza profonda. La mancanza di condivisione “calda” è un elemento fondamentale per il malessere di una persona, perché “senza di te è morta una parte di me”. Molti di noi hanno perso qualcuno d’importante, perché è volato in cielo o ci ha abbandonati.

Forte rimane il vuoto: lo spazio a tavola che nessun altro può riempire, quella dolce risata, il regalo che avrebbe tanto desiderato rimangono un lontano, pesante ricordo. Quello che per alcuni la festa del Natale può aver rappresentato: luci, alberi addobbati e colorati, tavole imbandite, famiglia unita, gioia, per altri può essere stato vissuto come tristezza, pesantezza, incubo, solitudine. Il dolore è soggettivo e ciascuno dovrebbe fare ciò che sente più giusto per sé in quel momento, trovando una soluzione più adeguata per sentire meno la fatica, ma purtroppo non sempre è così. Il lutto è una condizione permanente e, anche se il tempo passa e si cerca di dare un senso alla mancanza, il Natale e le feste in genere amplificano l’assenza.


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