Anno 131 - Settembre 2019Scopri di più

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Fortunati i suoi alunni!

Alberto Amadio

Inizia un nuovo anno scolastico, con i problemi di sempre, non ultimo quello delle classi difficili, talora ingovernabili. Succede spesso che una medesima classe risulta ingestibile per alcuni professori, mentre altri non vi trovano difficoltà. Perché? Certi insegnanti sono meno bravi? Non hanno esperienza, voglia, sufficiente autorevolezza? Queste le critiche più diffuse, mosse da chi non conosce affatto il loro lavoro. Questi docenti non sono certo poco competenti, bensì poco... felici! Ciò vale anche per i loro alunni più turbolenti, che sfogano a scuola dispiaceri, frustrazioni, disagi familiari. Facciamo un passo indietro: provate a chiedere a qualcuno: «Quale voto assegneresti, da 1 a 10, alla cura delle strade e delle zone verdi del tuo quartiere? All’efficienza dei mezzi pubblici? Al funzionamento degli uffici comunali, postali, bancari? Ai professori di tuo figlio? Ai nostri governanti?». Probabilmente la maggioranza degli intervistati si mostrerebbe pessimista e le valutazioni risulterebbero assai basse! A tal proposito riassumo liberamente un racconto dello scrittore statunitense Arthur Buchwald (1925-2007). Il narratore parla di un suo amico, che si era prefisso il compito nientemeno che... di riportare l’amore a New York! Stavano viaggiando insieme in taxi. Al termine del tragitto, l’amico elogiò il tassista per aver guidato con calma…

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