Anno 131 - Dicembre 2019Scopri di più

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Periferie celesti

Don Livio Tonello, direttore

L’affermazione paolina «da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà» (2Cor 8,9) ben si addice alla contemplazione del mistero dell’incarnazione. Inconsueta e intrigante come immagine per ridire lo straordinario evento capitato 2000 anni fa e che ogni anno celebriamo nel Natale. Ma a ben vedere ha qualcosa di scandaloso e perfino irriverente. L’Onnipotente si spoglia di tutto per nascere in una stalla tra il fiato degli animali e la paglia di una mangiatoia. Mistero incomprensibile e illogico per molti benpensanti. La vicenda è nota. Una donna incinta che vaga nella campagna alla ricerca di un riparo. Un uomo (forse padre) che parte a causa di un censimento degli occupanti stranieri. Accompagna la sua sposa nell’imminenza del parto. Entrambi attendono la custodia di un figlio donato. Alla periferia del mondo, come lo era la terra di Israele per i Romani, si compie l’evento che ha cambiato il volto dell’umanità. Una storia di poveri, di pellegrini, di gente umile e devota. Semplice e disarmante scena celebrata nel tepore delle chiese e nell’intimità protetta delle case. Colui che «non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma spogliò se stesso»…

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