Anno 133 - Aprile 2021

Un bel giorno per la Chiesa

a cura della Redazione

“Papa Francesco apre a donne lettori e accoliti”: è questo il titolo comparso in un quotidiano nazionale tempo fa. Ma cosa significa concretamente e quali cambiamenti all’interno delle nostre parrocchie? È da intendersi come un passaggio verso il riconoscimento del sacerdozio alle donne?

C.A. (Torino)

Il Lettorato e Accolitato sono due ministeri che già molti fedeli – donne e uomini – esercitano di fatto nella comunità cristiana durante la Liturgia. Questi ministeri sono anche due tappe richieste a coloro che si preparano a ricevere l’ordinazione diaconale e presbiterale. Finora potevano anche essere conferiti a laici chiamati a esercitare questi ministeri in modo stabile dopo una formale istituzione, ma solo se uomini. Con il suo Motu Proprio papa Francesco ha tolto la clausola “di sesso maschile” dando così anche alle donne la possibilità di ricevere questi due ministeri. Lo stesso papa Francesco ha chiarito che questo non comporta che le donne possano ricevere l’ordinazione presbiterale. Rimane ancora allo studio la questione del diaconato femminile di cui si occupa una Commissione apposita. Sicuramente ancora una volta papa Francesco ha permesso alla Chiesa di fare un passo avanti nella direzione di uno spazio sempre più inclusivo. Se ci sono ancora delle sorprese, vuol dire che potrebbero essercene altre. Lo speriamo nella linea del commento di una teologa come Cristina Simonelli: «Togliendo le parole “di sesso maschile” dal can. 230 del Codice di Diritto canonico Francesco ha sanato l’anomalia epocale fra i ruoli che le donne svolgono di fatto, anche nella vecchia Italia, e il riconoscimento del loro carattere ministeriale. Un bel giorno per la Chiesa cattolica. Un’opera di giustizia, che accogliamo con soddisfazione, ma senza ingenuità, tenendo aperte le domande sul suo significato, sul metodo, sulle motivazioni».

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