Anno 133 - Febbraio 2021Scopri di più
Sindrome di Asperger Come riconoscerla?
Rosabianca Guglielmi
Molti di noi hanno sentito parlare per la prima volta di sindrome di Asperger (abbreviata con la sigla SA in italiano) in relazione a Greta Thunberg, la giovane svedese attivista per l’ambiente, che ne è affetta. Il nome deriva dal pediatra austriaco Hans Asperger (nato nel 1906 il 18 febbraio, data scelta poi per fissare la giornata mondiale, e scomparso il 20 ottobre 1980): fu questo medico, per primo, a descriverne i sintomi intorno agli anni ’40 del Novecento.
Si tratta di una forma particolare di autismo, caratterizzata da ridotte capacità comunicative e di socializzazione, da gestualità e comportamenti ripetitivi (per esempio, sbattere o torcere le mani), spesso inutili, ma assolutamente irrinunciabili, che rende l’individuo che ne soffre apparentemente privo di interesse verso gli altri e spesso eccessivamente preoccupato per problemi banali. Secondo alcuni studi statistici, nel mondo ci sarebbero circa 37 milioni di individui con questa sindrome con prevalenza maschile.
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