Anno 135 - Aprile 2023Scopri di più

sant antonio aprile 2023
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Nessuno come Antonio

Lorenzo Brunazzo

s antonio e beato giordano forzate

Quando frate Antonio è giunto a Padova la città aveva una grande sete di santità. Lo posso ben testimoniare io, Giordano, dell’illustre famiglia dei Transelgardi Forzatè, priore del monastero di San Benedetto, che misi al centro del movimento dei benedettini “albi”, una complessa esperienza di “monachesimo comunale” strettamente legato alla Chiesa locale, in cui entrarono ospedali, canoniche, piccole comunità maschili o femminili, esperienze eremitiche. In quei primi anni del Duecento si sentiva forte l’esigenza di rinnovamento della vita della Chiesa, dai più alti gradi della gerarchia fino all’ultimo dei fedeli. Cercai di farmene interprete partendo dal rinnovamento della mia congregazione, quella plurisecolare dei seguaci di san Benedetto, ma capii subito che gli ordini mendicanti, allora nascenti, avevano maggiori possibilità di trasformare in modo radicale l’azione del clero e dei religiosi e il loro impegno nella nuova evangelizzazione del popolo... (Continua)


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