Anno 133 - Aprile 2021

Amo il vento

Germano Bertin

Alla fine della mia giornata, ogni volta possibile, prima che tramonti il sole, affronto l’argine con la mia bici. Cerco la luce della sera. Non è raro che dopo le prime pedalate sicure e veloci mi raggiunga il vento.

Spesso è opposto, ma spero sempre che al rientro, mi possa diventare amico. Tuttavia, non sempre accade. Anche quando cammino - in città o sulle mie montagne - capita che mi sorprenda improvviso e furtivo: si muove da lontano, poi, finalmente, mi affronta.

A quel punto, anziché difendermi, piegandomi magari sulla mia bici, oppure curvandomi in avanti nel tentativo di esporre minore superficie corporea possibile, mi sorprendo a compiere gesti che qualcuno potrebbe facilmente valutare quanto meno non efficienti, se non persino insensati.


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