Anno 132 - Settembre 2020Scopri di più

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Con Dante è sempre l’ora... del Paradiso

Alberto Amadio

– Lo potremmo chiamare “Caronte”. – Come, scusa? – Per evitare che un candidato si colleghi in anticipo al computer con la commissione d’esame e venga obbligato a interrompere la comunicazione, un insegnante attiva un’aula digitale d’attesa e si tiene pronto, come Caronte dantesco, a “traghettare il poveretto” alla postazione dei professori non appena giunge il suo turno. Con quest’idea originale una professoressa di Matematica, grazie alla sua vasta cultura anche letteraria, aveva divertito i colleghi ed era riuscita a portare un po’ di brio nell’organizzazione complicata e avvilente del recente esame di terza media, che si è tenuto online, a causa dell’emergenza del Coronavirus. Dante Alighieri (1265-1321), il padre della Lingua e civiltà italiana, alla veneranda età di 700 anni si era dunque rivelato utile a rendere più sereno un frustrante lavoro burocratico. Il sapere aiuta a essere liberi e felici: in molti Paesi in via di sviluppo, là dove i cittadini vengono lasciati nella miseria e senza istruzione, prosperano le dittature. Molti ragazzi, purtroppo, non ne sono convinti: la libertà già ce l’hanno, le notizie le apprendono da Internet; a che serve affaticarsi sui libri, come la Divina Commedia, scritta sette secoli fa? Augusto Monti (1881-1966), professore di…

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