Anno 134 - Giugno 2022Scopri di più

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Allènati a coltivare la gioia

Monica Cornali

Intorno al secondo-terzo mese di vita del bambino fa la sua comparsa un importante indicatore positivo dello sviluppo psico-affettivo, che viene definito “sorriso sociale”: è un collante importantissimo nella costruzione del legame affettivo tra il bambino e chi si prende cura di lui e prepara l’emergere della gioia. Se la gioia, nelle sue forme caratteristiche, si manifesta nell’infante in seguito alla gratificazione dei bisogni essenziali, con la crescita e lo sviluppo psicologico appare sempre più come emozione che segue alla soddisfazione di un desiderio e alla realizzazione di uno scopo. Da vari studi effettuati nell’ambito dell’età evolutiva emerge che la felicità è provata dai bambini prevalentemente nel contesto delle relazioni familiari e amicali; dai preadolescenti nel contesto dei gruppi con i pari e può essere associata al successo scolastico; dagli adolescenti invece è un’esperienza collegata alle relazioni amicali, alla riuscita sportiva e scolastica, al raggiungimento di obiettivi perseguiti, alle relazioni sentimentali, al divertimento e alla spensieratezza e, infine, alle relazioni familiari. Nei giovani adulti si fa strada la capacità di gioire legata a un orizzonte di valori non solo di lavoro e vita sociale, ma anche culturale, estetico e spirituale. La spinta alla crescita interiore è tale che non sorprende…

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