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Quelle strane parole pronunciate da Gesù

Fratel MichaelDavide Semeraro

Partecipo con fedeltà alla Messa domenicale e ho notato che a volte nel vangelo sono riportate alcune parole non in italiano: mi riferisco alla frase che Gesù rivolge a una bimba malata chiedendole di alzarsi (talità kum) o al lamento pronunciato sulla croce (eloì eloì, lemà sabactàni) o ancora i termini Rabbunì (maestro) e Abbà (padre)... Mi chiedo: di che lingua si tratta? Era la lingua che parlava Gesù? E perché queste espressioni non sono state tradotte al pari delle altre, ma si è preferito mantenere l’originale? M.C. (Bergamo) Sì, nei vangeli alcune parole sono state tramandate dagli evangelisti in ebraico-aramaico, la lingua parlata dal Signore Gesù. In realtà per i primi cristiani l’ascolto dei testi aveva lo stesso effetto che ha per il nostro orecchio. Infatti i Vangeli sono scritti in greco e, ogni tanto, spuntano delle parole in ebraico che fanno sentire in modo forte alcune espressioni usate dal Signore Gesù, come il suo modo di rivolgersi al Padre con il nome con cui i bambini si rivolgevano al loro papà: abbà! Questo perché ci sono delle parole che per quanto vengano tradotte bene, nell’originale hanno una pregnanza particolare.

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