Anno 131 - Dicembre 2019Scopri di più

Aderisci all'Associazione

Dio ama tutti?

a cura della Redazione

L’altra sera papà stava guardando i messaggi sul suo cellulare quando è scoppiato a ridere. Ha visto che ero curioso e si è avvicinato per farmi vedere una vignetta che un amico gli aveva girato. C’era disegnato un angioletto scocciato dal volto sorridente di Dio, che aveva una bella barba bianca, che gli domanda: «Non ti arrabbi? Il mondo è pieno di atei che non ti amano». E Dio risponde: «Se amano il loro prossimo, mi fanno più che contento». Mentre papà continuava a sorridere, io sono rimasto un po’ perplesso perché la domanda dell’angelo è anche un po’ la mia: «Come fa Dio a voler bene a tutte quelle persone che non credono in Lui e che non vanno neppure in chiesa?».

Radames

Perché Dio è il “creatore di tutte le cose” e, soprattutto, ha voluto essere per ogni creatura un padre con il cuore di madre. Il Signore è talmente sicuro del suo amore per ognuno di noi che si rallegra del fatto che ci vogliamo bene tra di noi, anche se non ci ricordiamo tanto di Lui. Il Padre, di cui Gesù ci ha rivelato il volto misericordioso e il cuore magnanimo con le sue parole e i suoi gesti, non è preoccupato prima di tutto del rispetto che portiamo a Lui, ma di quanto siamo capaci di prenderci cura gli uni degli altri con amore e compassione. Questo non toglie che se rimane vero che Dio non si arrabbia, sicuramente il suo cuore è contento quando ci ricordiamo di ringraziarlo e di amarlo, a esempio con la preghiera di lode e di intercessione, e in particolare con la partecipazione alla domenica all’Eucaristia.