Anno 134 - Novembre 2022Scopri di più

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Colori e immagini del tempo che passa

Don Livio Tonello, direttore

Giorni, settimane, mesi... impressi in dodici fogli di carta. Non una fredda sequenza di date bensì il dipanarsi della vita nello scorrere del tempo. E l’Associazione Universale di Sant’Antonio, di anno in anno, si rende presente nelle vostre case e nei luoghi di vita con un calendario antoniano. È un riandare amichevole alla figura di Sant’Antonio così che il suo volto, le sue parole e i suoi gesti possano esserci di stimolo e di aiuto.

Tante le modalità con le quali sono raffigurati i momenti salienti della sua vita e le caratteristiche della sua santità. Ci stupiamo ogni volta a scoprire cicli pittorici e artistici dedicati al grande taumaturgo. L’intento non è solo di carattere estetico e divulgativo (e di questo ringraziamo gli enti ecclesiastici e civili che ci permettono di acquisire le immagini e le raffigurazioni), ma soprattutto formativo e spirituale.

Ogni rappresentazione di un evento, di un fatto, di una biografia è una interpretazione di un certo modo di intendere la fede in quel determinato contesto. Colori, segni, parole sono il risultato del pensiero culturale di una certa epoca. Nulla di nuovo nelle raffigurazioni dei momenti più significativi della vita di Antonio e nei miracoli ben noti a tutti che riproponiamo nel ciclo pittorico di Francesco e Antonio Nasini (sec. XVII).

Ma attraverso quei colori, quelle raffigurazioni, quella scelta di immagini e gesti ci stanno un mondo di fede, di devozione, di modalità uniche nel veicolare un messaggio di santità. Certo, sono evidenti i segni del tempo: la perdita di colore, le crepe murarie, le sbavature, la popolarità delle pennellate... È certamente molto più coinvolgente la visione dell’opera nel suo insieme all’interno della Cappella di Sant’Antonio nella chiesa di San Francesco a Grosseto.

I nostri fogli mensili ci avvicinano all’intento degli autori e ci rimandano a una tradizione devozionale ininterrotta che ci raggiunge e ci coinvolge. Il calendario appeso al muro non è solo un promemoria del tempo che passa. Non serve nemmeno come riempitivo della parete bianca. In Sant’Antonio desideriamo avere un compagno di viaggio, un modello di vita a cui pensare e a cui riferirci per le richieste quotidiane.

Come negli affreschi che contempliamo, purtroppo anche in noi si evidenziano i segni del tempo, le crepe delle fragilità, l’affievolirsi dello smalto e della speranza. Ma non ci sentiamo soli e desideriamo continuamente essere “restaurati” e fatti risplendere dei colori originari del nostro essere figli di Dio. Per questo anche quest’anno affidiamo giorni, settimane e mesi al grande santo Antonio nostro protettore e intercessore. Vi sia gradita questa carrellata artistica che svela ancora una volta i colori della fede nello scorrere del tempo.