Anno 136 - Giugno 2024Scopri di più

S.Antonio rivista GIUGNO 2024
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Caro sant’Antonio...

Don Livio Tonello, direttore

direttore santo dei miracoli

È così che ci si rivolge a una persona amica, conosciuta, simpatica… Le richieste che arrivano in Associazione e presenti nel sito rinnovato (www.santodeimiracoli.org), esprimono proprio questa confidenza. E non lo trovo strano, perché sant’Antonio ha la caratteristica di rendersi familiare. Vuoi per una richiesta, vuoi per una grazia ricevuta, vuoi per una preghiera di lode... tante espressioni che racchiudono in sé intimità, fiducia, affabilità.

L’appellativo “santo dei miracoli” invita ad avere fiducia nel rivolgergli richieste e preghiere. Sono spesso istanze spirituali e non solo legate alla salute. Scrive Federica da Torino: «tu che concedi la grazia a chi ti invoca, di ritrovare quanto perduto, concedi di ritrovare il desiderio e l’impegno di riunire e salvare la nostra famiglia»; oppure Antonella da Palermo: «ti chiedo la grazia di concedere la pace, l’amore e la gioia nei nostri cuori».

Perché sant’Antonio non lo vediamo solo come “dispenser” di favori materiali. Nemmeno a lui piacerebbe essere considerato tale. È molto altro quello che possiamo ottenere dalla sua intercessione. Chi conosce la sua vita sa che ha molto da insegnare. In lui troviamo un esempio di stile evangelico realizzato. Ci conforta constatare che il Vangelo è possibile viverlo. Perché dalla frequentazione assidua della Parola di Dio, frate Antonio ha tratto sostegno e idee per una manifestazione di vita retta, coerente, fraterna, attenta alle necessità.

Il suo tempo non era diverso dal nostro, fatte le debite proporzioni. Angherie, illegalità, violenze, povertà c’erano anche allora. Il santo di Padova non si è lasciato né abbattere né distrarre dal prendere in considerazione quello che il Vangelo gli suggeriva per agire di conseguenza. Questo è un input per noi e per la nostra epoca. I cristiani hanno una visione nuova della convivenza umana. Non sono le armi, i processi, le intimidazioni che risolvono i problemi, ma l’adesione a quella Parola che non passa e che ha indicato una via praticabile.

Caro sant’Antonio... in questa tua festa del 13 giugno guardiamo a te per tanti motivi. Ciascuno ha i propri. Hai seminato del buon seme nel mondo e coltivato le virtù più belle. Aiutaci a raccogliere il meglio e, mentre esaudisci le nostre richieste, rendici inquieti affinché anche noi possiamo assumere uno stile evangelico, il vero miracolo che solo può cambiare le sorti di questa umanità.