Vangelo della Domenica - 1 giugno 2025

ASCENSIONE DEL SIGNORE - MESSA DEL GIORNO - SOLENNITÀ - ANNO C

Dal Vangelo di Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betania e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

La gioia della partenza
Quando si parte e ci si distacca dai propri cari ed amici la tristezza scende sul volto e qualche lacrima lo irriga. Non è stato così per i suoi discepoli. L’amarezza del distacco è stata sostituita dalla gioia perché Gesù li aveva preparati. E la sua sarebbe stata una presenza pur nell’assenza attraverso l’azione dello Spirito che avrebbero ricevuto. Ora anche per noi la fatica di sentirci in cammino in questo mondo, con il compito di continuare l’opera di Cristo, è sostenuta dalla sua presenza che si protrae perché, non solo ci guarda dal cielo, ma abita nei nostri cuori e ci sorregge con il dono del Paraclito. Se il cristiano non ha un volto gioioso significa che non crede alla presenza del Maestro e all’efficacia del suo Spirito.