Terremoto Haiti: Unicef, “650.000 persone hanno ancora bisogno di aiuti umanitari.

Ad un mese dal terremoto di magnitudo 7,2 che ha colpito Haiti sudoccidentale almeno 650.000 persone, di cui 260.000 bambini hanno ancora bisogno di assistenza umanitaria. Sono i dati forniti oggi dall’Unicef. “I servizi sanitari rimangono in larga parte interrotti ad Haiti sudoccidentale – racconta Jean Gough, direttore regionale dell’Unicef per l’America Latina e i Caraibi -.

Molti edifici ospedalieri sono danneggiati o distrutti. Molte famiglie con bambini hanno paura di rivolgersi alle poche strutture sanitarie rimaste in piedi. L’accesso limitato ad acqua potabile e servizi sanitari di base stanno esponendo giovani vite a rischio”. I sistemi sanitari stanno lottando per stare al passo con i bisogni, con 12.000 persone ferite e un numero stimato di 82 strutture sanitarie danneggiate o distrutte nei dipartimenti maggiormente colpiti.

Anche dopo un mese, alcune comunità rurali rimangono impossibilitate ad accedere a strutture sanitarie funzionanti a causa di infrastrutture danneggiate. La limitata capacità sanitaria comporta elevati livelli di rischio – come di infezioni da ferite e rischio di tetano. La mancanza di servizi sanitari di routine ha aumentato il rischio di morti materne e di neonati, visto che molti reparti per la maternità e chirurgici non raggiungono i criteri per parti sicuri.

Anche la capacità delle autorità sanitarie di prevenire, identificare e curare la malnutrizione è stata indebolita dal terremoto. Unicef sta perciò lavorando con i partner per fornire medicine essenziali, forniture e attrezzature mediche e aiuti nutrizionali, sostenere la ripresa dei servizi di assistenza sanitaria per i centri sanitari danneggiati o distrutti e rafforzare la gestione della catena di approvvigionamento sanitario.

L’Unicef supporterà anche la ricostruzione e la riparazione di 30 ospedali e centri per l’assistenza primaria danneggiati, così come la formazione di 3.000 unità di personale per le strutture sanitarie e operatori sanitari delle comunità nel controllo e prevenzione dei contagi Covid-19. L’agenzia Onu ha lanciato un appello di 73,3 milioni di dollari per rispondere ai bisogni umanitari causati dal terremoto ma ad oggi è stato ricevuto meno dell’11% di questi fondi.

 

Agensir