Sostegno alla Piccole Sorelle dei Poveri

È un’amicizia che dura da oltre un secolo, quella dell'Associazione Universale di S. Antonio con le Piccole Sorelle dei Poveri. Queste suore, nate in Francia nel 1839 grazie a santa Jeanne Jugan, vantano uno speciale carisma che le rende uno degli Istituti religiosi più attuali. Infatti le loro Costituzioni improntano il loro agire allo “spirito evangelico delle Beatitudini”, che non rimane espressione carezzevole, ma le impegna a “offrire la vita al servizio gioioso degli anziani e poveri con una incrollabile fiducia nella Provvidenza di Dio”.

Jeanne (sopra: al centro del dipinto), sesta figlia di un pescatore, per aiutare la famiglia scelse il mestiere di domestica e, una volta emancipatasi dai suoi, sentì forte la chiamata verso i più poveri, anche in quel periodo costituiti dagli anziani, abbandonati dai loro cari. Modello di umiltà che l’ha resa patrona degli anziani soli e ammalati, salita agli onori degli altari nel 2009, capace di vivere nel nascondimento, è stata abile nel dar vita a una grande schiera di amanti di Cristo diffuse in tutto il mondo.

Stabilitesi in Italia nel 1869, presto le religiose hanno aperto alcune case in varie città tra le quali Padova, in via Beato Pellegrino 82, chiusa poi nel 1972 per penuria di vocazioni. Durante quasi un secolo della loro permanenza nella città Antoniana han espresso tanto bene, ospitando nelle loro strutture anche 150 anziani simultaneamente. Destinate ad altri loro Centri, han ceduto con generosità il terreno e gli spazi gestiti a un Ente con l’obbligo di continuare la loro opera cristiana e umanitaria, il che è felicemente avvenuto.

Fin dai loro esordi in terra padovana, le Piccole Sorelle dei Poveri han trovato nell’Associazione Universale di Sant’Antonio una mano generosa verso le loro attività grazie al sostegno economico assicurato alcune volte l’anno. Certamente le avvicinò il nostro fondatore don Antonio Locatelli, molto sensibile verso gli Istituti religiosi femminili della città.

Il Signore ci concede la possibilità di parlare con suor Agnese, novantaseienne trevigiana, residente da quattro decenni nella Casa di Bologna, ma che è rimasta tanti anni a Padova con l’incarico di “questuante”, e ci tiene a tale qualifica che l’avvicina alla Fondatrice, per offrire aiuto alle sue consorelle tramite la disponibilità dei benefattori da lei contattati.

«A sedici anni – racconta – valigia in mano, son partita per Torino, trovando lavoro in uno stabilimento di tessitura. A ventiquattro il Signore mi ha chiamata tra le Piccole Sorelle dei Poveri e sono lieta d’aver impegnato la vita per i bisognosi. Ora non sono più in grado di muovermi, ma dalla sedia a rotelle continuo ad avvicinare, tramite il computer, i nostri benefattori. Anche loro, purtroppo, cominciano a essere poveri e risulta difficile per noi continuare a donare un’accoglienza la più serena possibile a chi a noi si rivolge. A Bologna ospitiamo una settantina di persone anziane con varie problematiche, assistite da 16 religiose e da circa 40 figure professionali alle quali deve essere garantito un adeguato stipendio mensile. La nostra fiducia nella Provvidenza è grande e dobbiamo ringraziare la vostra Associazione che ci assicura un contributo annuale. Le necessità sono molte e bisogna anche tener conto delle periodiche manutenzioni alla struttura che ha conosciuto una consistente ristrutturazione e messa a norma negli anni novanta del secolo scorso. Siamo ultimamente riuscite a rinnovare la cucina, ora incombono grossi interventi per la sistemazione delle fognature e della struttura stessa. Facciamo conto sulla generosità dei molti devoti a sant’Antonio iscritti all’Associazione Universale».