La parola del Santo

Sant’Antonio è stato un grande annunciatore della Parola del Signore.
Ma quali potrebbero essere - oggi - le sue parole?

Questo vostro Papa, che ha preso a vessillo il nome del nostro fratello Francesco, indica come tema per la giornata mondiale della pace 2019, che si celebra il 1° gennaio, la “buona politica” come servizio attivo alla pace.

Pace e politica: nei miei Sermones ho parlato con parsimonia di pace e dell’impegno politico per il bene comune. Ero tutto proteso alla “pace dell’eternità” rispetto alla quale è effimera “la pace del tempo e del cuore”. La via della pace è per me nella scelta radicale del Vangelo, quella degli “uccelli del cielo” e dei “gigli del campo” che non arano iniquità e non seminano ingiustizia...

Forte dell’esperienza del chiostro e dell’eremo ho frequentato piazze e strade delle città comunali, tumultuosamente invase da cambiamenti economici e sociali: la società feudale stava cambiando, offriva nuove opportunità di ricchezza, in commercio e industria, ma anche gravi rischi d’impoverimento ed emarginazione.

In questo contesto vidi la “buona politica” nella lotta all’usura e nel suggerire al comune padovano una legge meno crudele verso i debitori insolventi. Al contrario d’altri, in questa Padova ricca di santità, come il beato Gaetano Forzaté eroico difensore delle libertà comunali contro Ezzelino, che ha pagato con la prigione e la vita, non mi sono però immerso nell’agone politico. L’unico intervento, vano oltretutto, alla corte ezzeliniana è stato di carattere umanitario, per chiedere la liberazione di alcuni prigionieri. Ho voluto dare l’esempio, accanto alle parole, di una visione attiva della vita cristiana: non curarsi di ciò che si indosserà e si mangerà, ma della salvezza del prossimo.

 

(di Lorenzo Brunazzo)