Vangelo della Domenica - 27 ottobre 2024

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B

Dal Vangelo di Marco
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!»

Gli occhi del cuore
Non basta avere la vista per vedere; non è sufficiente avere la lingua per parlare; non serve avere gli orecchi per ascoltare... I nostri sensi sono finestre sul mondo, ci mettono in contatto con la realtà circostante. Non basta che funzionino: vanno attivati per dare senso alle cose e per cogliere il bene che passa. E quando anche mancassero o non funzionassero, ci resta sempre la sensibilità interiore che sa cogliere bene e meglio ogni cosa. Gli occhi del cuore sono più decisivi di quelli biologici perché sentono, vedono, percepiscono, ascoltano i movimenti umani e ci fanno reagire. Il cieco di Gerico ci vedeva meglio della folla perché ha colto l’importanza di quel passaggio di Gesù che già se ne stava andando. E ha colto l’opportunità!