Vangelo della Domenica - 23 marzo 2025

III DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C

Dal Vangelo di Luca
In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo»

Dio non condanna nessuno
Chissà quante volte di fronte a qualche tragedia ci siamo chiesti dove era Dio, perché non è intervenuto...? Lo stiamo pensando in questi anni di guerre continue nelle quali a rimetterci sono sempre gli innocenti. Ci chiediamo anche cosa abbiamo fatto di male quando ci capita un incidente, scopriamo una malattia incurabile, succede un disastro naturale... Ciò che succede non è un intervento di Dio per castigare o per punire. Il nostro corpo è fragile, il pianeta è una realtà naturale, certi eventi sono la conseguenza delle scelte scriteriate dell’uomo. Dio non condanna nessuno e ciò che capita di tragico non può essere direttamente imputato a Lui. Dio non ci fa del bene in base ai nostri meriti e non ci punisce per le nostre colpe. Ma dentro a ogni avvenimento c’è una “parola” da cogliere per una conversione, per un cambiamento, per uno stile di vita diverso.