Vangelo della Domenica - 12 ottobre 2025

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C

Dal Vangelo di Luca
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samaria e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

Passato il santo, passato il miracolo!
Diamo tante cose per scontate. Quando abbiamo bisogno chiediamo, imploriamo, speriamo in un aiuto; siamo anche disposti a fare qualsiasi cosa pur di trovare una soluzione al problema. Ma quando abbiamo risolto può capitare di dimenticare il bene ricevuto. Passato il santo... dice il proverbio. Capita con le persone che ci hanno fatto del bene, capita anche con Dio. E non si tratta solo di grandi miracoli, di mantenere un voto, ma delle gratuità di tutti i giorni alle quali non ci facciamo più caso. La riconoscenza dovrebbe essere il primo atteggiamento ogni volta che apriamo gli occhi al mattino. Dio non ha bisogno della nostra gratitudine: siamo noi che nel ringraziare riconosciamo che tutto è dono e che la nostra vita non dipende da noi stessi.