La Casa per Anziani allarga i suoi spazi

La struttura che l’Associazione sostiene in India, e che offre il servizio di assistenza ad anziani soli e poveri, ora si amplia con la costruzione di una camera mortuaria e una lavanderia.

Nel precedente numero di ottobre abbiamo dato un resoconto sommario delle attività svolte all’interno della Casa per Anziani Arul Home - Casa della Grazia, edificata anche grazie al corposo contributo di quanti aderiscono all’Associazione Universale di Sant’Antonio. Constatare, tramite le foto e il video (disponibile accedendo al sito www.santodeimiracoli.org), che gli anziani ospiti sono seguiti e amorevolmente curati quotidianamente sotto l’aspetto igienico, sanitario e spirituale è la migliore conferma del nostro aiuto.

Notizie più precise e recenti ce le riferisce don Deva, sacerdote originario dell’India che da anni svolge il suo ministero pastorale in una parrocchia a Imperia, nostro intermediario con l’associazione locale WEP (Welfare and Education for the Poor) con la quale stiamo collaborando da anni nel progetto. Nei mesi scorsi dalla direzione della Casa per Anziani Arul Home - Casa della Grazia avevamo ricevuto l’urgente richiesta d’aiuto per un contributo economico al fine di realizzare un locale da adibire a camera mortuaria dove porre il defunto in attesa della sepoltura, e unitamente la richiesta per allestire una sala lavanderia dotata di una lavatrice-igienizzante di 10 kg di capienza.

A questo appello non si è fatta attendere la risposta positiva di don Livio, direttore dell’Associazione Universale di Sant’Antonio (AUSA), che ben conosce la generosità e il cuore grande degli aderenti. I lavori per la costruzione della camera mortuaria sono già iniziati e don Deva ci riporta innanzitutto il ringraziamento di quanti dirigono la Casa per Anziani: «Vi ringraziamo per tutto il sostegno che l’AUSA ci ha dato in questi anni e ora, in modo particolare, per la costruzione della camera mortuaria e per la lavanderia per una somma di € 4.250.

Si tratta di servizi davvero urgenti. Quando è stata costruita Arul Home - Casa della Grazia, si è pensato all’infermeria e alla cappella, ma non sono state pensate la camera mortuaria e la lavanderia. Le persone anziane, malate e costrette a letto hanno più di 60 anni e appartengono a tutte le religioni. La settimana scorsa è morto un uomo di religione indù (si è trattato del primo decesso nella struttura) e mi hanno detto che l’hanno tenuto in una stanza dicendo preghiere e benedizioni e poi l’hanno portato per la cerimonia indù e poi alla cremazione.

Vi assicuro quindi che la camera mortuaria e la lavanderia (con la lavatrice) sono molto urgenti. Subito dopo l’emergenza Covid la Casa per Anziani ha aperto le porte: attualmente ospita 3 uomini e 15 donne. Entro fine anno speriamo di accogliere dai 35 ai 40 ospiti. Prendiamo le persone dai territori di Selvapuram, Periyanayaganpalayam, Thudiyalur, Mettupalayam, dai distretti di Coimbatore e Nilgiri. A causa della povertà molte persone non possono pagare, alcuni danno un contributo di 5.000 rupie (che corrispondono a € 60) perché hanno bisogno di medicine, pannoloni ecc.

Il servizio di assistenza è fornito da due suore infermiere, due addetti alle pulizie, una cuoca con la mamma, un coordinatore e un guardiano, più la presenza saltuaria di 10 volontari. Attualmente due infermieri e un medico visitano la casa, ma quando gli ospiti saranno più numerosi, cercheremo più dipendenti e volontari. Molti ospiti sono costretti a letto e quindi hanno bisogno di tutto il supporto per l’alimentazione, la pulizia, i farmaci ecc... Non riceviamo alcun sostegno dal governo: il governo dà solo il permesso ed è ben contento di quello che siamo riusciti a realizzare.

Né abbiamo ricevuto sostegno da parte di istituzioni italiane o estere, tranne il contributo di AUSA. Avendo iniziato da poco, c’è ancora bisogno di cose basilari come letti, materassi e biancheria, un piccolo armadio per ogni persona, ecc. Ancora grazie per il vostro sostegno». Una richiesta e un grazie che inoltriamo ancora una volta ai lettori de “Il Santo dei miracoli” certi che, nel nome di sant’Antonio, si realizzerà anche questo piccolo segno di solidarietà. Buon Natale!