Da Valtrompia a Vigonza il progetto cresce

Da nord a sud altre Amministrazioni comunali aderisconoalla campagna di solidarietà “Facciamo i Buoni”. Il nostro aiuto e il nostro impegno non si fermano grazie alla vostra generosità

Con l’inizio del 2023 ha preso avvio la seconda annualità di “Facciamo i Buoni”: la campagna di solidarietà dell’Associazione Universale di Sant’Antonio che ha lo scopo di rafforzare il servizio di refezione scolastica aumentando l’offerta gratuita nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Il progetto è nato dal dialogo con numerose amministrazioni comunali che ci hanno confermato quanto sia aumentata – e continuerà ad aumentare – la fragilità di molte famiglie.

Fra i numerosi Comuni italiani che hanno accolto e aderito al progetto c’è Gardone Valtrompia, nella provincia di Brescia, con il quale l’anno scorso è stata siglata la convenzione. Gardone Valtrompia conta circa 11600 abitanti con una percentuale di stranieri molto alta, soprattutto famiglie e giovani coppie. Essendo un territorio fortemente industrializzato, molti stranieri vi arrivano per motivi lavorativi che spesso, vista la crisi economica che l’intera nazione sta affrontando, vengono meno dopo alcuni mesi o anni con l’inevitabile conseguenza della crescita del disagio economico, sociale e culturale. «Da molti anni l’Amministrazione Comunale – racconta Debora Sarnico, assistente sociale – prevede degli aiuti economici ad hoc per le famiglie in difficoltà, tra cui il servizio di pacchi alimentari, contributi economici per le utenze domestiche, la “misura unica” per l’affitto e assegnazione di alloggi comunali e contributi economici eccezionali.

Nel mese di settembre 2022 abbiamo provveduto ad avviare il progetto “Facciamo i Buoni” e iniziato a destinare le risorse: l’assistente sociale di riferimento ha fatto un colloquio conoscitivo e valutativo con le famiglie in difficoltà, che tramite apposito modulo, redatto dall’Ufficio, hanno potuto presentare una domanda di contributo a sostegno dei bisogni alimentari». Fino a dicembre 2022 sono giunte 9 richieste, tra cui 7 da famiglie numerose con minori in età scolare di origine straniera.

Diversi sono i nuclei, per composizione, reddito e nazionalità, che hanno beneficiato del progetto fino a ora: c’è la madre sola, disoccupata, con figli minori o il nucleo con genitori e figli di cui uno con disabilità e un solo reddito da lavoro part-time; oppure madre e figlio neonato con reddito da lavoro part-time, nuclei familiari senza reddito composti da due adulti e dai 2 ai 5 figli minori. «Durante il colloquio l’Assistente Sociale si è occupata di valutare la situazione economica della famiglia tramite dichiarazione ISEE – continua Debora Sarnico – le spese mensili sostenute dalla famiglia per i bisogni alimentari (supermercato, mensa scolastica, ecc.); l’età e i bisogni alimentari specifici dei minori presenti nel nucleo; l’importo del contributo spettante a ogni famiglia. Credo sia importante sottolineare che l’ISEE delle famiglie prese in considerazione non ha mai superato i 3000€, soglia sotto la quale la famiglia è considerata indigente».

I contributi elargiti tramite il progetto “Facciamo i Buoni” vanno dai 100 euro fino a un massimo di 400. Le famiglie beneficiarie poi sono state invitate a un secondo colloquio, a distanza di un mese dalla ricezione del contributo, con l’obiettivo di una analisi sull’utilizzo del contributo. In generale, soprattutto le famiglie numerose, hanno utilizzato il contributo per il pagamento delle rette della mensa scolastica dei figli e per l’acquisto di generi alimentari. «Mi preme sottolineare – conclude l’assistente sociale che segue il progetto – che le famiglie beneficiarie sono tutte conosciute da tempo dal Servizio Sociale Comunale, caratterizzate da un disagio economico, sociale e culturale che si protrae nel tempo e con scarse risorse di autodeterminazione; il Progetto “Facciamo i Buoni” ci ha permesso di rispondere al bisogno primario di queste famiglie in modo diretto».

 

Lodovica Vendemiati