Anno 137 - Luglio-Agosto 2025Scopri di più
Quali sono i confini dell’amore?
Don Carlo Broccardo

Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai». Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Luca 10,25-37
Lo ammetto: per luglio e agosto sono stato in difficoltà; non riuscivo a scegliere un brano, perché le letture e in particolare i Vangeli di queste domeniche sono uno migliore dell’altro. Alla fine sono ritornato su un classico, la parabola del buon samaritano. L’abbiamo già letta insieme due volte in questi anni: nel 2010 e nel 2019. Quando la ascolteremo domenica 13 luglio non sarà dunque una novità; mi auguro che sia una piacevole riscoperta. Ma veniamo al brano. C’è un verbo che ritorna quattro volte: il verbo “fare”. Anzitutto nella domanda del dottore della Legge: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Non è una domanda sincera; l’obiettivo vero è mettere alla prova Gesù. Comunque, al di là delle intenzioni dello scriba, è interessante notare la prospettiva: per ereditare la vita eterna c’è qualcosa da fare. Che cosa, concretamente? (continua)
Gentile lettore, grazie per aver scelto questo articolo
Ti interessa continuare la lettura? Richiedi copia omaggio della rivista "Il Santo dei Miracoli"