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I tanti doni dello Spirito

Fratel MichaelDavide Semeraro

Mi porto ancora dentro al cuore i giorni di aprile con la scomparsa di papa Francesco e poi l’attesa e l’elezione di papa Leone XIV. Considero tutto questo “un vero dono dello Spirito”, come bene è stata titolata la copertina del numero di giugno di questo mensile. In famiglia e con gli amici abbiamo messo in risalto le diverse modalità di presentarsi di questi due ultimi pontefici. Qualcuno, nel parlare di pontefici, ha rievocato poi il concetto dell’infallibilità del Papa. Ma che significa? Cosa può affermare un Papa di “infallibile” che non sia già contenuto nel Vangelo?

R.Z. (Savona)

Sì, stiamo vivendo un tempo di grazia nella Chiesa e per l’umanità intera: il periodo della malattia di Papa Francesco, la sua amorevole benedizione prima della morte e l’elezione di papa Leone XIV sono il segno che lo Spirito agisce nella comunità dei credenti per il bene di tutta l’umanità. L’infallibilità del Vescovo di Roma sancita dal Concilio Vaticano I (il 18 luglio 1870 veniva promulgata la Costituzione “Pastor Aeternus” che definiva sia il dogma dell’infallibilità del magistero pontificio sia quello del primato del Papa sulla Chiesa universale) è legata a insegnamenti particolari del Papa che sono molto rari e che non possono mai essere in contrasto con il Vangelo e l’intera Tradizione della Chiesa.