XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Dal Vangelo di Luca
C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe [...]
«Figlio, ricordati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti».
Ciò che acceca
La luce del sole dà risalto a tutte le cose. Ma se lo si guarda direttamente acceca. Troppa luce non fa vedere le cose. Così per la ricchezza, sembra dire il Vangelo. Quando si ha troppo si perde di vista ciò che c’è attorno. Soprattutto le persone spariscono dalla vista. Si diventa ciechi rispetto alle loro necessità e si pensa solo a se stessi. I beni che abbiamo possono nascondere la visuale e farci rinchiudere nella nostra comfort zone. Gesù ci ammonisce: “figlio, ricordati...”, per non trovarci alla fine a diventare noi invisibili agli occhi di Dio perché ci siamo già consolati con i beni terreni e magari a scapito di altri nostri fratelli.
Credit immagine: Frans Francken il Giovane (Anversa, 1581-1642), Lazzaro e il ricco Epulone, olio su tavola.