Più di qualche volta viene il dubbio se sia davvero necessario continuare a distribuire il “pane dei poveri” ogni mattina in Associazione. In fin dei conti si tratta di poche pagnotte per famiglia, di qualche chilo donato a chi ha tanti altri problemi come la mancanza di lavoro, la precarietà dell’alloggio, una salute fragile...
Eppure manteniamo questa attività come un segno, come una testimonianza concreta e visibile della condivisione di quel cibo che è alimento simbolo del vivere: il pane.
Una sporta di pane non risolve il problema della alimentazione. Rimane un segno, anche importante per chi si trova in difficoltà, un punto di riferimento, un’accoglienza della persona che non rimane anonima nella sua difficoltà. La distribuzione del pane testimonia una attenzione per l’altro e un aiuto per migliorare la propria situazione di precarietà.
È un segno che fa bene sia a chi lo offre sia a chi lo riceve.