La Costituzione italiana all’articolo 34 afferma che la scuola è un diritto e che gli studenti capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi economici, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. Lo Stato ha, inoltre, il compito di rendere effettivo questo diritto attraverso borse di studio, assegni alle famiglie e altre forme di assistenza... Nella consapevolezza che senza formazione non c’è futuro, come Associazione ci siamo impegnati con “borse di studio” che riproponiamo all’attenzione all’inizio di questo nuovo anno scolastico.
Lo facciamo pensando soprattutto a quei giovani che provengono da paesi stranieri e che hanno serie difficoltà a mantenersi negli studi. Nei loro paesi, spesso poveri e con poche strutture, sarebbe impossibile raggiungere alti livelli di insegnamento. La scuola costa e non a tutti è dato di intraprendere percorsi formativi universitari. Alcuni giovani più fortunati riescono a continuare gli studi in Italia sostenuti da famiglie, associazioni e istituti religiosi. Sono soprattutto i prezzi degli alloggi a essere diventati proibitivi.
Alcuni di questi giovani sono iscritti nelle Facoltà Teologiche e negli Istituti Superiori di Scienze Religiose manifestando una particolare sensibilità per i temi teologici e spirituali. Coloro che hanno già terminato il percorso accademico insegnano felicemente religione nelle scuole o hanno trovato impiego in realtà ecclesiastiche e cooperative sociali. Si tratta di un investimento anche per il cristianesimo perché attraverso l’apporto di laiche e laici formati sono veicolati i valori del Vangelo.
Lo studio è “pane” per la mente e “alimento” dell’animo per affrontare il futuro con competenze professionali. Anche le “borse di studio” sono un modo di intendere il “pane dei poveri” e promuovere il riscatto sociale di chi ha la volontà, ma non i mezzi per esprimerla. Il tuo dono lo puoi condividere nel “paniere solidale” nella sezione Donazione per altre opere di carità.