Una giornata particolarmente calda. Sono in viaggio in auto. Passando da Vetralla (Viterbo) mi fermo per un caffè. Google mi suggerisce un bar nelle vicinanze, in piazza San Severo. Alcune foto mi incuriosiscono. Due minuti a piedi e sono lì. All’ingresso una grande lavagna nera: «Benvenuti al Sorrisocaffè! Qui l’accoglienza è spontanea, la diversità è un valore e ogni giornata inizia meglio con un sorriso».
Però! Il caffè passa in secondo piano. Entro. Lo spazio è insolito e decisamente accogliente. Una grande sala: pavimento nero, tavolini gialli e sedie bianche. Contiene 3 spazi più piccoli, delimitati da grigliati neri da arredo: una ospita una piccola zona cucina, l’altra due divani letto, l’ultima un’area per la raccolta differenziata con i diversi contenitori colorati. Al centro tavolini, foto inclusive, design allegro e minimal. Mi dirigo verso il bancone. Un espositore contiene gadget e depliant. «Vorrei un caffè – domando al barista – ma penso di aver trovato molto di più». Matteo, uno degli educatori, sorride: «Sì, questo non è solo un bar. È un centro diurno per persone con diverse abilità. I ragazzi, che lavorano qui, possono potenziare le loro autonomie: imparare a rifare i letti, effettuare la raccolta differenziata, hanno a disposizione anche una zona lavanderia e possono anche cucinare. Sforniamo insieme ottimi biscotti e dolci. Vuole provare?».
Non posso rifiutare. Il ciambellone è davvero gustoso con un leggero retrogusto al limone. Alle spalle entra Marco e mi accarezza la mano. «Ti piace? L’ho fatto io!» mi dice con orgoglio e un grande sorriso. Insieme ad altri 5 ragazzi lavora da maggio nel locale. Il progetto è stato realizzato dall’Associazione Juppiter (juppiter.it), realtà legata alla Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi in sinergia con la Regione Lazio, la Asl di Viterbo, il distretto socio sanitario VT4 e il Comune di Vetralla. Ma il gruppo dei ragazzi coinvolti è in crescita. L’orario delle attività va dalle 8:30 alle 17. Si occupano del bar, della cucina, dell’accoglienza dei clienti, della sistemazione del locale.
«Il martedì e giovedì organizziamo anche pranzi su prenotazione o effettuiamo eventi o catering». Juppiter è presente al momento nella Regione Lazio con 15 sedi tra Roma, Viterbo e relative Province con centri di aggregazione giovanile, spazi dedicati alla musica e allo sport, ma anche centri diurni, case famiglia e comunità alloggio per ragazzi diversamente abili.
I vetrallesi hanno accolto con entusiasmo questo progetto. Frequentano il locale anche i pellegrini della via Francigena, che vengono per colazione o pranzo, e hanno a disposizione anche il timbro per la credenziale a ricordo della tappa del percorso. Da qui proseguono per Capranica e poi verso Roma. «Il giorno dell’inaugurazione erano presenti tutti i nostri ragazzi – ricorda Matteo – un centinaio. Poi famiglie, autorità civili e militari. Abbiamo realizzato un cordone umano. Non il solito taglio del nastro. Avevamo avvolto dei fili bianchi, rossi e verdi a simboleggiare la purezza, la fragilità e il calore. Le autorità cittadine hanno fatto il loro ingresso sfilando in mezzo ai ragazzi. Ricordo ancora l’emozione».
I primi di agosto ha fatto tappa qui anche la carovana del 40° di Exodus, con una rappresentanza di ragazzi, provenienti da diverse regioni d’Italia impegnati in un percorso di recupero da diverse dipendenze. Il sindaco di Vetralla, Sandrino Aquilani, ha conferito loro la cittadinanza onoraria simbolica donando le chiavi della città. «Un grande riconoscimento per i ragazzi – aggiunge il presidente di Juppiter Salvatore Regoli – Questo luogo non è solo un punto di ritrovo, ma un esempio di integrazione e crescita dove i ragazzi speciali diventano protagonisti e maestri, risorsa preziosa per tutta la comunità».
Laura Galimberti
DA 30 ANNI CON E PER I GIOVANI
Juppiter nasce nel 1992, primo dei centri di aggregazione giovanili di don Antonio Mazzi. Musica, sport, comunicazione e gratuità sono le “4 ruote della carovana dell’educazione e della prevenzione”. Nel 2000 viene avviata la prima esperienza con un piccolo gruppo di ragazzi disabili. Da oltre 30 anni si prende cura delle fragilità e dell’educazione dei giovani. Inclusione, rispetto e solidarietà vengono promossi in un ambiente pensato in particolare per gli adolescenti, perché possano sviluppare attitudini e potenzialità. Juppiter incontra ogni anno migliaia di giovani nelle strade, nelle scuole, nelle comunità e centri diurni per ragazzi diversamente abili proponendo uno spazio di appartenenza, crescita e speranza.
Nella foto: il presidente Salvatore Regoli all’inaugurazione del “SorrisoCaffè” di Vetralla.

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