Ci sono molti modi di fare la carità. Con l’elemosina al povero che stende la mano, nel cestino della raccolta offerte, con le donazioni, con la partecipazione a programmi benèfici... A volte è carità diretta, altre attraverso enti che realizzano progetti importanti. La nostra mano si serve delle mani di altri; la nostra donazione cambia interlocutore... ma rimane sempre viva l’intenzione dell’offerente e rispettata la finalità.
È una carità circolare che porta con sé il valore del dono, dell’elargizione, della solidarietà. Non tutti abbiamo la possibilità di andare in Africa o in India a vedere come sono state impiegate le offerte. Non tutti possiamo fare servizio alle Cucine Popolari o distribuire il Pane dei Poveri, non tutti possiamo accudire bambini senza famiglia. Ma tutti possiamo far girare il nostro dono, far passare di mano in mano la nostra elargizione, contribuire a raggiungere le persone più lontane anche se i loro volti ci sono sconosciuti.